solo una manciata di fave (english version included)

lunedì 20 settembre 2010

Pubblicato da Lydia


Cosa è rimasto di quest’estate?
L’abbronzatura è sparita, andata, fuggita, kaputt, doccia dopo doccia i tubi di scarico l’han portata via con sé.
Il sole e il mare della Grecia sono rimasti in Grecia e a Milano più che ad un pic nic sui prati del Sempione non si può anelare.
Il vento che ti spettina i capelli e l’odore inebriante del mare manco me li ricordo più.
Ah si, una cosa è rimasta qui a Milano con me: le fave per il purè acquistate ad Itaca.
Quelle che in Grecia chiamano fave sono dei piselli gialli secchi e spaccati.
La ricetta è copiata pari pari da Jean Michel.


FAVA
Per 4 persone
200g di piselli gialli seccati e spaccati (si trovano nei negozi esotici che vendono prodotti indiani, sotto il nome di “chana dahl”), oppure 250g di lenticchie rosa dette anche lenticchie turche.
1cipolla rossa media divisa in due
½ limone
Olio extra-vergine
Sale e pepe

Fare cuocere i piselli secchi in acqua addizionata di sale, poco olio e una mezza cipolla intera. Non mettere moltissima acqua all’inizio ma piuttosto aggiungerne via via che i piselli la assorbono, fino a quando non sono cotti del tutto e già quasi disfatti. Non dovrebbe esserci più acqua da scolare ma se il caso scolateli.
Passate il purè al mixer per lisciarlo, con il succo di limone, sale e pepe e olio extra-vergine in quantità moderata.
Sistemate il puré nel suo contenitore da portata e copritelo con fettine sottilissime di cipolla cruda.
Servire tiepido o freddo.




ENGLISH VERSION


Summer: there’s very little left..
My, your tan has faded away, almost disappeared after so many showers which washed it away…
The sun of Greece and its beautiful sea are in Greece and you have to make do of a picnic on Sempione Park’s lawns.
The wind caressing your hair and the heady smell of the sea are just a far memory well behind.
I actually succeeded in carrying one pleasant treat: broad beans for the puree.
Dry yellow cracked peas are called broad beans in Greece.

BROAD BEANS

(serves 4)

200 gr dry cracked yellow beans ( you may buy them in exotic food stores and are called ‘chana dahl’)
Or
250 gr pink dry lentils also known as turkish lentils
1 medium onion halved
Lemon
Extra virgin olive oil
Salt and pepper

Boil the broad beans in salted simmering water with salt, little oil and just one halved onion (whole). Do not use too muh water and add it as long as your beans cook; just let them asborb it little by little.Let them cook until tender and nearly mashed. In case there were some water left when cooked, strain it.
Process the bean puree in a mixer until smooth and add lemon juice, salt, pepper and oilve oil (not so much).
Lay the puree in a serving dish and cover it with very thin raw onion slices .
Serve lukewarm or cold.

21 commenti:

Gambetto ha detto...

Mancano solo le lacrime...ahahahaahahaha
PS
Posso capire...non per questa estata ma la Grecia manca anche a me, diciamo che le mie sono solo lacrime poco più datate ma non meno sentite eh?! :PP ehehehhehe
Conosco bene questa preparazione che non presenta varianti significative in quasi tutta il paese...come vedi sto distogliendo la mia attenzione con particolari inutili...pur di non pensarci...non ho molti fazzoletti adesso con me! ahahahaha :DDD
Buon inizio settimana :)

MilenaSt ha detto...

Mi pare che i greci siano un po' confusi in fatto di nomi, ma la preparazione è una certezza ....

Diletta ha detto...

Una sorta di hummus di piselli....
:)
Però mi sa che è comunque buono!
In quanto al mare io quest'anno non l'ho visto nemmeno in cartolina!

Un abbraccio iodato,
D.

Giulia Pignatelli ha detto...

più che alla ricetta, sto pensando all'estate che se n'è andata...

Lydia ha detto...

@ Gambetto, siccome ti sono amica, ti spedisco qualche fazzoletto bello grande!!!

@ Milena, semplice e veloce, basta avere l'ingrediente base

@ Dile, non c'è la tahina in questo purè però.
Un bacione francese

@ Cibou, te ne porto un po' se non ne trovi, fammi sapere.
Bacioni a te

@ Giulia, stendiamo un velo pietoso

Edda ha detto...

Una manciata di fave, il tuo bellissimo spirito e il vento delle vacanze... Baci grandi grandi

Nanninanni ha detto...

Buongiorno Lydia, con questo post hai fatto venire nostalgia della Grecia anche a me che non ci sono mai stato ;-)
Coi legumi ci vado a nozze, grazie per la ricetta!

Elisina ha detto...

non ero mai passata dal tuo blog e mi spiace molto xkè è davvero bello..e poi con un nome così...adoro la tzatziki

( parentesiculinaria ) ha detto...

Interessanti questi chana dahl... acnora mai assaggiati... Immagino un sapore a metà tra fava e pisello, no?
Ridacchio come un'ebete alla mia domanda, ma... vabbè!

Gloria ha detto...

Una bellissima crema che ci riporta in vacanza! mai viste queste fave-piselli!

Oxana ha detto...

Un bellissimo ricordo della Grecia:))
Forza Lydia:))
Un bacione

Gambetto ha detto...

Un lenzuolo sarebbe perfetto! :D

Lydia ha detto...

@ Edda, mi senti un po' più vicina??

@ nanni, devi rimediare assolutamente e al più presto

@ elisina, grazie per essere passata e felice che tzatziki ti piaccia

@ parentesiculinaria, ricordano anche un po' i ceci a dire il vero

@ Gloria, in effetti in Italia non li ho mai visti

@ Oxana, stringo i denti... Un bacione a te

@ Gambetto, sarai accontentato

Dora ha detto...

Ma dai, le chana dahl le usano anche in Grecia!! Quante cose si imparano!!
Ma ora scenderà a tutti una lacrimuccia al pensiero delle passate vacanze! Se ti può consolare, io non mi sono mai abbronzata!!!

Per l'affumicatura della ricotta ho proceduto così: l'ho portata a metà cottura come hai fatto tu, poi ho preparato l'attrezzatura per l'affumicatura. Ho preso una padella di ferro e l'ho riempita con funghi secchi tritati e leggermente reidratati, riso crudo e zucchero. Ho fatto scaldare molto bene sul fornello. Poi ho posizionato nella padella una piccola gratella, ho messo carta stagnola e la ricotta. Ho coperto molto bene tutto e ho messo in forno a finire la cottura.
Il fatto di mettere il riso al posto del carbone l'avevo letto da qualche parte, ma non ricordo dove e l'avevo sperimentato con cottura sul fuoco per affumicare delle sarde. Con i funghi volevo avere una cosa particolare, ma, come ti dicevo, devo studiarmela bene. Il metodo, comunque, funziona!

Alice Martini ha detto...

Ecco che una delle mie -poche- certezze sui legumi indiani se ne va: ma il chana dal non erano ceci spezzati? Ohibò, non so... ma in dispensa ci sono, ergo stasera so cosa cucinare :))
Un solo dubbio: la mezza cipolla in cottura va tolta prima di passare il tutto o la lascio?

Saretta ha detto...

Sigh Sigh Sigh

l'albero della carambola ha detto...

Appena sento parlare di Grecia mi si rizzano le antennine...e scende anche a me la lacrimuccia...Bellissima ricetta, proprio quest'estate in barca verso Schinoussa parlavamo di queste "fave" e di questa cremina...che ricordi...Un caro saluto
simona

Lydia ha detto...

@ dodò, ora mi metto buona buona a studiare e provo. Mi piace assai la ricotta in forno affumicata

@ azabel, io l'ho lasciata a dire il vero.
Ora c'è il giallo cecio-pisello, riusciremo a risolverlo?

@ Saretta ;-))

@ alberodellacarambola, chissà che non ci siamo incrociate...

Alice Martini ha detto...

Perfetto, grassie :)))

Günther ha detto...

ma che bella cremina di queste cose mi piace mangiarla con le verdure un bel antiopasto molto stuzzichino

Patrizia (Melagranata) ha detto...

Ma che buona questa crema di fave che invece sono piselli!;)
Una di quelle cosine che la metti lì e cominci a spalmarla su un crostino...poi un bicchiere di vino bianco bello secco, o di rosso, perchè no?, e in men che non si dica la ciotola è vuota e tu assomigli ad un pallone sonda!! :D
Grazie Lydia, è delizioso!